venerdì 7 dicembre 2012

Questo Natale regalate orizzonti primaverili

Nulla di più azzeccato per un Natale minacciato nientepopodimenochè dalla fine del mondo, che a quanto pare dovrebbe cadere proprio l'ultimo giorno prima delle ferie natalizie, che sventura! Un Natale minacciato anche e soprattutto da ingiustizie e governi che hanno dato il peggio di sè, da rincari e disoccupazione, da frenesia e consumismo. Quello che si profila non è propriamente un Natale scintillante, tuttavia potrebbe essere una buona occasione per cambiare punto di vista, ad esempio vedere la crisi in termini di diminuzione forzata dell'inquinamento (anche se poi non è tutt'oro quel che luccica); valutare il PIL come criterio non adeguato, o comunque limitato, di misurazione del benessere di un popolo; modificare il paradigma che vede il consumo (e non l'uomo ed il suo ambiente) al centro del mondo, ma cominciamo dalle piccole cose. 

Regalare orizzonti primaverili a Natale è cosa molto semplice ed economica, occorrono meno di 5 euro e meno di 5 minuti. Comprate 1 o più bulbi di Tulipano (0,50 cent. l'uno), o se preferite di giacinti, o narcisi, o crochi, prendete un vaso profondo 30 cm o un recipiente che possa essere usato come tale. Pensate innanzitutto al drenaggio perchè le bulbose temono i ristagni, quindi se scegliete un recipiente "alternativo" come il mio barattolone di latta da conserva, praticate dei fori sul fondo con il trapano, quindi versatevi uno strato di argilla espansa, o piccole pietre. Dopodiché versate il terriccio universale misto a terra sabbiosa e arrivate ad una decina di centimetri dal bordo del vaso, posizionate i bulbi con l'apice verso l'alto, ricoprite di terra, annaffiate e il gioco è fatto. Decorate il vaso a piacimento e non dimenticate di scrivere le istruzioni d'uso da consegnare all'affidatario dei tulipani che verranno: conservare all'aperto perchè sentano il freddo, possibilmente in un posto soleggiato e al riparo dal vento, innaffiare prima e dopo la fioritura e quando le foglie ingialliranno estirpare i bulbi e conservare sino al nuovo impianto autunnale. Fino ad allora, aspettare.  

Regalando bulbi regalerete pazienza, capacità di cura e di osservazione, forza d'animo, senso del tempo e speranza nel futuro, per citare solo alcuni degli effetti collegati all'arte del giardinaggio, almeno a detta di Serena Dandini, che nel suo "Dai diamanti non nasce niente - storia di vita e di giardini" racconta di come negli Stati Uniti la totale mancanza di prospettiva, il vuoto di senso e di futuro dei veterani di guerra vengano curati con successo attraverso l'attività giardiniera, capace meglio di qualsiasi altra medicina di attivare un senso di speranza in chi la pratica. Regalando bulbi allora forse contribuiremo a curare anche noi reduci degli anni ottanta, trentenni non ancora veterani di una guerra occupazionale, economica, politica, culturale, ma spesso già segnati dagli stessi sintomi dei reduci statunitensi.